Storica presa di posizione dell'Europarlamento, che oggi ha proclamato l'emergenza climatica e ambientale in Europa e nel mondo, chiedendo a gran voce che Bruxelles si impegni alla Conferenza delle Nazioni Unite per una riduzione a zero delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2050.

È la prima volta che a farlo è un continente intero, e accade alla vigilia del quarto sciopero mondiale di Fridays For Future.

Non solo emissioni zero: nella risoluzione approvata si sollecita la Commissione a garantire che tutte le proposte legislative e di bilancio siano in linea con l'obiettivo di limitare il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali, come chiede anche l'accordo di Parigi.

Altra richiesta a Ursula Von der Leyen è quella di includere nel Green Deal europeo un obiettivo di riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030.

Gongola Greta Thunberg, che ha appreso la notizia nel mezzo dell'Oceano: 16 giorni fa la ragazzina svedese è salpata dagli Usa per tornare in Europa in barca a vela in tempo per il summit Onu di Madrid: "La notizia mi ha colpito: non possiamo risolvere la crisi climatica senza trattarla come tale, speriamo ora in azioni drastiche".

La risoluzione è stata approvata con 429 voti a favore, 225 contrari e 19 astensioni. Duro attacco degli europarlamentari grillini a Lega e Fratelli d'Italia, definiti "nemici dell'ambiente" per aver votato contro. L'eurodeputato di Forza Italia Salini ha invece rivendicato la sua opposizione al testo, affermando che prevede "obiettivi irrealizzabili che affosserebbero tutto il sistema industriale europeo".

(Unioneonline/L)
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