L'arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio va dritto al punto e dal pulpito dal quale celebra i funerali di Fausto Piano, tuona:

"Ecco, questo è il vero volto della guerra".

Le esequie del tecnico sessantenne ucciso mercoledì scorso a Sabratha dopo quasi otto mesi di prigionia si sono concluse poco prima delle 18 con la tumulazione nel camposanto del paese.

La camera ardente allestita nel Comune era stata chiusa nel primo pomeriggio e il feretro era stato prima portato nella chiesa parrocchiale di Sant'Efisio per la benedizione e poi in corteo davanti alla casa di famiglia di Fausto Piano, quella in cui per otto mesi la moglie e i figli hanno atteso il suo ritorno.

Anche Gino Pollicardo, uno dei due tecnici italiani rapiti ma scampati alla morte in Libia, ha partecipato al funerale di Fausto Piano.

La salma del tecnico 60enne, arrivata in Sardegna questa mattina, aveva poi ricevuto l'omaggio dei cittadini nella camera ardente allestita nel Municipio.

L'aereo decollato da Ciampino con a bordo il feretro di Fausto Piano era atterrato alle 9,30 a Elmas.

Poco prima, con un volo di linea, erano arrivati i familiari che avevano atteso a Roma l'arrivo del corpo del congiunto da Tripoli.

Ad accoglierli il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il sindaco di Capoterra Francesco Dessì.

Mentre a Capoterra si celebravano le esequie per Fausto Piano, il paese di Carlentini, in Sicilia, diceva addio a Salvatore Failla, l'altro tecnico della Bonatti ucciso nell'agguato di Sabratha.

Dopo le autopsia eseguite ieri al Gemelli, i corpi dei due colleghi sono finalmente potuti tornare a casa.

Rientrata la notte tra mercoledì e giovedì da Tripoli, dove è stata effettuata una prima contestatissima autopsia, la salma è stata esaminata ieri dagli anatomopatologi italiani su ordine della Procura di Roma, che indaga sulla morte di Piano e di Salvatore Failla, il collega della Bonatti giustiziato assieme a lui. (Ha collaborato Ivan Murgana. Foto di Giuseppe Ungari)
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