"Negli anni Ottanta sulla pedofilia dovevano essere garantiti soprattutto i diritti degli accusati, fino a escludere la condanna. Il loro diritto alla difesa è stato totalmente esteso con sanzioni quasi impossibili".

Questo l'attacco frontale del papa emerito Benedetto XVI nel documento "Chiesa e gli abusi sessuali" nei confronti della Santa Sede. Ratzinger ha fatto pubblicare una lettera di 18 pagine sul periodico tedesco Klerusblatt e le accuse sono pesantissime.

Benedetto ha parlato di collasso spirituale iniziato addirittura dalla rivoluzione del 1968.

"Mi sono sempre chiesto come in questa situazione i giovani potessero andare verso il sacerdozio e accettarlo con tutte le conseguenze - prosegue il 91enne tedesco -. In molti seminari si formano veri e propri club omosessuali, una specie di moderna cattolicità. Tutti hanno sempre saputo di questi problemi ed è ora che qualcuno ci rifletta".

Poi nel finale un ringraziamento a Papa Francesco con cui si è confrontato prima della pubblicazione: "Grazie per tutto quello che fa".

(Unioneonline/M)
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