Dopo le violenti proteste legate all’aumento dei prezzi del gas, il presidente del Kazakistan ha sciolto il governo. Kassym-Jomart Tokayev, si legge in un decreto, ha accettato le dimissioni dell’esecutivo guidato dal primo ministro Askar Mamin. Ora il vice premier Alikhan Smailov assumerà un incarico di premier ad interim fino a quando verrà formato il nuovo governo.

Ieri era stato dichiarato lo stato di emergenza valido da oggi al 19 gennaio nella regione petrolifera del Mangystau e ad Almaty, la capitale economica. Il coprifuoco sarà in vigore dalle 23 alle 7.

In una delle manifestazioni ad Almaty la polizia ha disperso la folla con granate assordanti e gas lacrimogeni.

Ma la furia dei manifestanti non si placa. Proprio ad Almaty, un gruppo di manifestanti ha fatto irruzione oggi nel palazzo che ospita l'ufficio del sindaco della città.

(Unioneonline/s.s.)

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