Due manifestanti sono stati uccisi da alcuni uomini della Guardia Rivoluzionaria nella notte nella città iraniana di Doroud, nel Lorestan, durante una protesta.

La notizia è stata confermata dal vicegovernatore della provincia di Lorestan, Habibollah Khojastehpour, che ha accusato dell'accaduto "gruppi ostili e agenti di servizi stranieri".

"Sabato sera c'è stata una protesta illegale e diverse persone sono scese in strada rispondendo all'appello di gruppi ostili, che hanno portato a scontri", ha dichiarato Khojastehpour alla tv di Stato, "sfortunatamente in questi scontri due cittadini di Doroud sono rimasti uccisi".

Il vicegovernatore ha poi affermato che non sono state le forze di Stato a sparare sulla folla: "In questi scontri, non un proiettile è stato esploso dalla polizia, dall'esercito o dalle forze di sicurezza contro le persone. L'obiettivo era che le proteste finissero in modo pacifico, ma a causa della presenza di alcune persone e di determinati gruppi, sfortunatamente è accaduto questo che ha portato all'uccisione di due persone".

Secondo i media, altre sei persone sarebbero state uccise dagli uomini della Guardia Rivoluzionaria sempre a Doroud.

LE PROTESTE - Da tre giorni in tutte le città del Paese migliaia di cittadini sono scesi in piazza contro la corruzione e il carovita, in aperta polemica con il governo di Rohani.

Un movimento represso dal regime, che ha effettuato decine di arresti

Si tratta dei più gravi disordini dal 2009, quando fu rieletto l'ex presidente Mahmoud Ahmadinejad.

A proposito delle manifestazioni è intervenuto anche il presidente statunitense Donald Trump, che su Twitter ha chiesto al governo iraniano di rispettare il diritto di espressione dei suoi cittadini, con il monito: "Tutto il mondo vi guarda".

(Unioneonline/F)

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