In Iran è stata decisa la prima condanna a morte dopo le "rivolte" esplose in seguito alla morte di Mahsa Amini, la ventenne arrestata e poi deceduta perché non indossava correttamente il velo. Lo rende noto l'autorità giudiziaria iraniana.

Secondo il verdetto del tribunale di Teheran, che ha emesso la condanna, l'uomo è stato ritenuto colpevole di "aver appiccato il fuoco a un edificio governativo, di aver disturbato l'ordine pubblico, di essersi riunito e di aver cospirato per commettere un crimine contro la sicurezza nazionale e di essere nemico di Dio”.

Un altro tribunale della capitale ha condannato cinque persone a pene detentive da 5 a 10 anni per "assembramento e cospirazione per commettere reati contro la sicurezza nazionale e disturbo dell'ordine pubblico". Si tratterebbe però di tribunali di prima istanza e i condannati possono quindi ricorrere in appello, dice l’agenzia di stampa della magistratura iraniana Mizan.

(Unioneonline/v.f.)

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