Si aggrava sempre più la situazione dell’India colpita dalla terribile ondata di Covid-19. E ora l’emergenza riguarda anche i bimbi sotto i cinque anni e le donne incinte, che potrebbero non ricevere laddove necessario le adeguate cure a causa di ospedali e cliniche riversati al 100% nelle cure dei malati colpiti dal virus.

A lanciare l’allarme è Save the Children: secondo l’organizzazione internazionale i progressi fatti nella riduzione della mortalità infantile negli ultimi decenni potrebbero, infatti, venire meno a causa del picco della pandemia che sta causando gravi problemi ai servizi sanitari materno-infantili.

Neonati o bambini molto piccoli, spiega Save the children, potrebbero perdere le vaccinazioni salvavita o il trattamento per la diarrea, la polmonite o la malnutrizione acuta grave, mentre le donne incinte potrebbero non essere in grado di accedere alle cure sanitarie di cui hanno bisogno. E l’impatto può essere ancora più grave soprattutto nelle zone rurali, dove l'accesso alle strutture mediche era limitato anche prima dell'epidemia. Inoltre, anche molti centri per l'infanzia, che in precedenza fornivano ai bambini pasti regolari, sono stati chiusi, lasciando molti di loro senza accesso all'unico cibo in grado di nutrirli.

LE STIME – L'allarme si basa anche su un recente rapporto che già stimava un aumento del 15% della mortalità infantile a causa dell'epidemia di Covid-19, stima che però non teneva conto dell'attuale ondata di casi e dell'imminente collasso del sistema sanitario indiano.

"Lo vediamo accadere davanti ai nostri occhi, i bambini piccoli e le madri non ricevono le cure di cui hanno così disperatamente bisogno. A causa del Covid-19, gli altri trattamenti si sono quasi arrestati, il che è particolarmente pericoloso per i più piccoli. Quasi un bambino su cinque in India è gravemente malnutrito e molti di loro hanno bisogno di cure," ha dichiarato il dottor Rajesh Khanna, Vice-Direttore Salute e Nutrizione di Save the Children India.

"In alcune parti del paese le persone dovevano già viaggiare un'ora solo per raggiungere la clinica più vicina, in molti casi già a corto di personale e medicine, ma con l'attuale picco, anche queste cliniche si stanno concentrando sui pazienti Covid. Ciò significa che le giovani madri dovrebbero fare viaggi ancora più lunghi per ricevere le cure necessarie a loro stesse o ai loro figli, e spesso non possono permetterselo."

"I nostri operatori sul campo ci dicono che ci sono cliniche che addirittura non possono somministrare alle persone malate altro che paracetamolo, la disponibilità dell'ossigeno in queste zone è un miraggio. Incontriamo donne incinte nelle fasi avanzate della gravidanza che dovranno partorire a casa perché tutte le strutture sanitarie dei loro distretti sono impregnate con i pazienti Covid, e siamo preoccupati che questo le esponga ancor più al rischio di complicazioni o addirittura di morte."

SEMPRE PEGGIO – "Ci aspettiamo che la situazione peggiori, perché molte persone stanno lasciando le città per i loro villaggi di origine perché non c'è più lavoro o perché vogliono raggiungere le famiglie. Purtroppo, il rischio che portino con sé il virus è reale, ed essendo l'assistenza sanitaria nelle zone rurali già limitata si potrebbe verificare un disastro con un grave impatto sui bambini piccoli malati e sulle giovani madri. La situazione è questa e abbiamo una necessità assoluta del sostegno del mondo per questo dramma che sta colpendo profondamente l'India. Il paese ha urgente bisogno del sostegno dei suoi alleati per mantenere a galla il suo sistema sanitario".

(Unioneonline/v.l.)

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