Due esplosioni, o forse solo una ma enorme: ancora non è stata diffusa la versione ufficiale su quanto accaduto oggi a Beirut. La capitale del Libano è ripiombata in un incubo, quello vissuto nel corso della lunga guerra civile.

La detonazione, dalla potenza inimmaginabile e che secondo alcuni testimoni sarebbe stata avvertita fino a Cipro, ha provocato panico e devastazione.

Secondo il più recente bilancio, ma non ancora definitivo, le vittime sono una cinquantina, 3mila i feriti. E tra questi c'è anche un militare italiano, che non ha riportato conseguenze gravi e che ha avvertito personalmente i suoi familiari in Italia per tranquillizzarli, mentre altri suoi colleghi sono in stato di choc.

Diversi edifici sono crollati ma i morti si registrano anche per lo spostamento d'aria e per oggetti, auto, vetri schizzati ovunque.

In porto sono ancorate alcune unità navali dell'Unifil, la forza di interposizione dell'Onu al confine tra Libano e Israele. E proprio pochi giorni fa la Brigata Sassari ha assunto il comando della missione nella parte sud del Paese. Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha espresso la sua solidarietà "anche a nome del popolo sardo, ai libanesi dopo l'esplosione di stasera che ha causato così tante vittime e danni a Beirut. Il nostro sentimento di vicinanza e il nostro pensiero va in questa circostanza drammatica, soprattutto, ai militari italiani e agli uomini e donne della Brigata Sassari che sono impegnati a garantire un presidio di legalità e sicurezza in uno scenario di guerra estremo nel quale con abnegazione e coraggio tengono alti i valori della Sardità".

Il presidente libanese Michel Aoun ha convocato una riunione d'emergenza del Supremo consiglio della Difesa al palazzo di Baabda. Sulle cause di quanto accaduto, il capo delle forze di sicurezza nazionali, generale Abbas Ibrahim, ha detto che alla base della tragedia ci sarebbe un incendio sviluppatosi in un deposito usato per custodire materiali altamente infiammabili sequestrati in passato.

Grande preoccupazione è stata espressa a livello internazionale. La Casa Bianca ha fatto sapere che sta seguendo da vicino la situazione. "L'Italia è vicina agli amici libanesi in questo momento tragico. I nostri pensieri vanno alle famiglie delle vittime, a cui esprimiamo il nostro profondo cordoglio, e alle persone ferite, a cui auguriamo una pronta guarigione", ha sottolineato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, mentre la Farnesina è al lavoro, con l'Unità di Crisi e l'Ambasciata in Libano, per assistere i nostri connazionali nel Paese e monitorare la situazione.

Domani, intanto, in Libano è stato proclamato un giorno di lutto nazionale.

(Unioneoline/s.s.)

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LE IMMAGINI:

I Vigili del fuoco spengolo gli incendi a Beirut (Ansa - Dirani)
I Vigili del fuoco spengolo gli incendi a Beirut (Ansa - Dirani)
I Vigili del fuoco spengolo gli incendi a Beirut (Ansa - Dirani)
Il fumo provocato dall'esplosione (Ansa - Hamzeh)
Il fumo provocato dall'esplosione (Ansa - Hamzeh)
Il fumo provocato dall'esplosione (Ansa - Hamzeh)
Edifici danneggiati (Ansa - Hamzeh)
Edifici danneggiati (Ansa - Hamzeh)
Edifici danneggiati (Ansa - Hamzeh)
Cittadini in fuga (Ansa - Hamzeh)
Cittadini in fuga (Ansa - Hamzeh)
Cittadini in fuga (Ansa - Hamzeh)
Una veduta della zona (Ansa - Hamzeh)
Una veduta della zona (Ansa - Hamzeh)
Una veduta della zona (Ansa - Hamzeh)
Fumo e macerie (Ansa - Hamzeh)
Fumo e macerie (Ansa - Hamzeh)
Fumo e macerie (Ansa - Hamzeh)
L'area dell'esplosione (Ansa - Hamzeh)
L'area dell'esplosione (Ansa - Hamzeh)
L'area dell'esplosione (Ansa - Hamzeh)
Il denso fumo nero (Ansa - Dirani)
Il denso fumo nero (Ansa - Dirani)
Il denso fumo nero (Ansa - Dirani)

I VIDEO:

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