"Sciatteria e negligenza criminale". È un Putin furioso quello che parla al suo popolo da Kemerovo, città siberiana nel cui centro commerciale domenica scorsa si è scatenato un rogo che ha provocato la morte di 64 persone tra cui almeno 40 bambini.

"Qui non ci sono vittime di una battaglia o di un'improvvisa esplosione di gas in una minuera", ha tuonato il presidente russo, che ha deposto una corona di fiori sul luogo dell'incendio.

"La gente, i bambini, erano venuti qui per rilassarsi. Parliamo di demografia e perdiamo così tante persone. E perché? A causa di negligenza criminale e sciatteria".

Lo zar ha assicurato un'indagine esaustiva sulle cause della tragedia: "I responsabili saranno puniti, un gruppo investigativo di 100 persone sta già lavorando".

E dall'inchiesta già sono emerse "gravi violazioni": l'agente della sicurezza del centro commerciale che aveva disattivato l'allarme antincendio e le uscite d'emergenza bloccate, per ora.

Intanto il tragico bilancio è sempre in fase di aggiornamento: dieci bambini infatti risultano ancora dispersi.

(Unioneonline/L)

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