Record assoluto di infezioni giornaliere in Germania, che per la prima volta da inizio pandemia supera i 50mila casi, con 50.196 contagi in 24 ore.

Il Paese è in piena emergenza, anche il numero di morti è in salita, sopra i 200 ormai da giorni.

La linea morbida delle scorse settimane sarà dunque accantonata. Il primo segnale drastico arriva da Berlino, dove il Senato locale ha deciso di tenere fuori dai bar, ristoranti, cinema ed eventi pubblici i non vaccinati, annunciando che il test negativo non sarà più valido sopra i 18 anni.

Da un lato si spinge con la campagna vaccinale, con gli esperti che chiedono l’obbligo per alcune categorie, violando quello che è un vero e proprio tabù in un Paese dove neanche i vaccini per la prima infanzia sono vincolanti.

Dall’altro lato, torna l’incubo lockdown. "Il Paese si trova in una vera emergenza", ha avvertito il virologo dello Charité di Berlino, Christian Drosten, che ha aggiunto una stima inquietante: "Se non si agisce subito potremmo arrivare ad avere altri 100 mila morti. E la previsione è cauta". Figura di riferimento del governo di Angela Merkel, Drosten ha definito "inevitabile" una nuova riduzione dei contatti e ha tirato in ballo la necessità di "tornare a misure che speravamo di esserci lasciati alle spalle, diciamolo tranquillamente: misure da lockdown".

Un problemone per i politici tedeschi, che da settimane ripetono di "escludere” nuove chiusure.

"La pandemia si diffonde in modo drammatico", ha affermato il portavoce di Merkel, Steffen Seibert, chiarendo che la cancelliera vuole un incontro "al più presto" fra Stato e Regioni per stabilire nuove misure.

In questa situazione drammatica si guarda all’Italia come a un modello: “La nostra quota di vaccinati non è sufficiente, con un 10-15% in più l’incidenza sarebbe più bassa come mostrano i dati di Italia, Spagna e Portogallo”, ha affermato Seibert.

Tra le misure allo studio, il Green pass sul luogo di lavoro (in Germania si chiama modello “3G”) e il modello “2G” (ovvero solo vaccinati e guariti, esclusa la possibilità del tampone) in diversi luoghi ed eventi pubblici.

(Unioneonline/L)

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