Continua a tenere banco negli Usa l'Ucrainagate, che potrebbe portare all'impeachment di Donald Trump.

La commissione di vigilanza della Camera ha emesso un mandato perché la Casa Bianca consegni tutta la documentazione sul caso nell'ambito dell'indagine di impeachment. L'ultimatum scadeva oggi, e la presidenza finora si era rifiutata di rispettarlo, così il Congresso ha dovuto fare ricorso a un atto di forza, che segna un ulteriore escalation del conflitto tra Camera e Casa Bianca.

Intanto, secondo quanto riporta il New York Times, un secondo dirigente dell'intelligence - allarmato dalle interazioni di Trump con Kiev - sta valutando se formalizzare una propria denuncia come "whistleblower" (informatore protetto dalla legge) e testimoniare al Congresso.

Si tratta di una persona che ha informazioni più dirette degli eventi rispetto alla prima talpa che ha accusato Trump di aver utilizzato il suo potere per far indagare i Biden in Ucraina.

Il tycoon, dal canto suo, lungi dal passare sulla difensiva, continua ad attaccare. Lo fa su Twitter, prendendosela con la talpa che lo ha inguaiato: "È un democratico registrato e un analista della Cia che fu distaccato prima delle elezioni del 2016 alla Casa Bianca di Obama, dove ha lavorato al desk ucraino del consiglio nazionale per la sicurezza e incontrato dirigenti ucraini anti Trump prima di esser fatto fuori dal consiglio nazionale per la sicurezza di Trump e diventare scontento".

Ma ormai Trump ha ammesso, e non c'è talpa che tenga. "Si è incriminato da solo con le sue dichiarazioni", ha detto Joe Biden, suo rivale per la Casa Bianca. "Un Presidente che abusa del potere dell'ufficio Ovale per rivincere le elezioni, volta le spalle alla lotta per la democrazia a Hong Kong e mette i suoi interessi personali sopra il bene pubblico: dobbiamo dimostrare al mondo chi siamo".

La Camera, a maggioranza democratica, lo manderà alla sbarra molto probabilmente. Ma si tratterebbe solo di una sorta di rinvio a giudizio, perché il procedimento vero e proprio di impeachment lo discute il Senato. E lì la maggioranza è repubblicana.

(Unioneonline/L)
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