Ilaria Salis cambia idea. La 39enne di origine sarda detenuta da circa un anno a Budapest con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra presenterà una richiesta per ottenere gli arresti domiciliari in Italia o, in subordine, in Ungheria.

Finora si era opposta anche perché in Ungheria i periodi agli arresti domiciliari valgono un quinto sul calcolo della pena da scontare dopo l'eventuale condanna; in pratica cinque giorni ai domiciliari contano come un giorno in carcere.

A rivelarlo è suo padre Roberto: «Ilaria ha cambiato idea visto che da più parti è arrivata questa richiesta di fare istanza per i domiciliari in Ungheria. Adesso dobbiamo trovare una casa a Budapest e poi presenteremo la richiesta».

Negli ultimi mesi il caso ha fatto molto discutere, non solo in Italia, dopo la diffusione delle immagini in cui la donna è apparsa con le catene ai polsi e alle caviglie in un’aula di tribunale. Numerosi sono stati i sit-in, i cortei e le manifestazioni per chiedere la sua liberazione e il rispetto dei diritti umani.

(Unioneonline/s.s.)

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