Escalation post Brexit tra Regno Unito e Francia sulla pesca nella Manica.

Sono infatti arrivate in zona, nelle prime ore di oggi, le due navi da guerra britanniche Severn e Tamar inviate ieri sera su decisione del premier Boris Johnson per pattugliare l'area di fronte all'Isola di Jersey, dipendenza della Corona di Londra nel Canale, in modo da scoraggiare il tentativo di blocco ingaggiato nei suoi confronti da alcune decine di pescherecci francesi.

La protesta dei pescatori, giustificata dal governo di Parigi, nasce dal rifiuto del governo locale di Jersey - autonomo, ma forte della tutela di Londra - di consentire l'accesso a molti di loro nelle proprie acque di pesca sullo sfondo di un'interpretazione restrittiva del capitolo sulla pesca dell'accordo quadro sul dopo Brexit sottoscritto nei mesi scorsi fra Regno Unito e Unione europea. Interpretazione che ha limitato drasticamente dalla settimana scorsa il numero di licenze rilasciate da Jersey - che si trova a 22 chilometri dalle coste della Normandia - ai pescherecci francesi in mancanza di tutta una serie di documenti richiesti.

Di qui la proteste di Parigi e la reazione dei lavoratori, sfociata nella minaccia del blocco di St. Helier, capitale e porto principale dell'isola, con il rischio di privare i suoi abitanti persino della corrente elettrica. E la risposta del governo locale con la richiesta di aiuto a Londra, arrivato sotto forma di due unità della Royal Navy incaricate ora di "monitorare la situazione".

Il Regno Unito assicura "il suo incrollabile sostegno a Jersey", ha fatto sapere ieri sera Boris Johnson dopo colloqui avuti con il Chief Minister della piccola isola, John Le Fondé, e il ministro degli Esteri, Ian Gorst.

(Unioneonline/F)

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