Raggiunto in extremis l'accordo commerciale post Brexit tra Regno Unito e Unione Europea.

Fumata bianca dopo mesi di estenuanti negoziati, come hanno confermato sia Bruxelles che Londra.

Via libera dunque al compromesso finale su un accordo di libero scambio che allontana l'incubo di un traumatico "no deal" commerciale.

L'intesa, un testo di 2mila pagine circa, entrerà in vigore dal primo gennaio 2021, scadenza della fase di transizione post divorzio, ma sarà ancora soggetta a modifiche parlamentari.

L'accordo "rispetta tutte le promesse fatte al popolo britannico dal governo di Boris Johnson sul recupero della sovranità del Regno Unito", sottolinea in una nota Downing Street, assicurando che il testo rispecchia anche la "volontà popolare espressa nel referendum del 2016".

Ancora: "Abbiamo recuperato il controllo del nostro denaro, dei nostri confini, delle nostre leggi, del nostro commercio e delle nostre acque per la pesca. Questo accordo è una notizia fantastica per famiglie e imprese, abbiamo firmato il primo accordo di libero scambio a zero dazi e zero quote mai raggiunto dall'Ue con un Paese terzo, che copre un interscambio pari a 668 miliardi di sterline nel 2019".

E se Johnson esulta ("Ci riprendiamo il destino nelle nostre mani"), i secessionisti scozzesi, per bocca del first minister del governo locale Nicola Sturgeon, reagiscono all'annuncio rilanciando la sfida per l'indipendenza: "E' tempo che la Scozia diventi uno Stato sovrano, una nazione europea indipendente".

L'UNIONE EUROPEA - "Abbiamo finalmente trovato un accordo, è buono, equilibrato e la cosa più responsabile da fare per entrambe le parti", ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante una conferenza stampa congiunta con il capo negoziatore Ue Michel Barnier. "I negoziati sono stati difficili", ha aggiunto, "ma era un accordo per cui valeva la pena di battersi, ci possiamo lasciare alle spalle la Brexit".

"Ora - ha affermato Von der Leyen - è tempo di voltare pagina e guardare al futuro, il Regno Unito è un Paese terzo ma resta un partner, condividiamo gli stessi valori e interessi e staremo spalla a spalla per ottenere obiettivi comuni, come quelli sul clima. Continueremo a cooperare col Regno Unito in molti settori, insieme possiamo ottenere molto di più di quello che otterremmo da soli".

"L'orologio si è fermato, oggi è una giornata di sollievo ma anche di tristezza", ha detto amaramente Michel Barnier, "malgrado questo accordo ci saranno veri cambiamenti dal primo gennaio per molti cittadini e molte imprese, e ciò è la conseguenza della Brexit".

Il capo negoziatore Ue per la Brexit ha affermato che il Regno Unito non parteciperà al programma Erasmus, "ce ne dispiace", ha detto.

L'accordo, ha spiegato, copre non solo il commercio di beni e servizi, ma anche un'ampia gamma di altri settori d'interesse europeo quali investimenti, concorrenza, aiuti di Stato, trasparenza fiscale, trasporto aereo e stradale, energia e sostenibilità, pesca, protezione dei dati e coordinamento della sicurezza sociale.

Prevede zero tariffe e zero quote su tutte le merci che rispettano le regole di origine appropriate.

(Unioneonline/L)

COSA PREVEDE L'ACCORDO

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