A Hong Kong tornano a protestare i manifestanti anti-Pechino, a distanza di due settimane dalla vittoria alle elezioni distrettuali, in cui le forze pro-democrazia hanno ottenuto 390 seggii su 452 (circa il 90 per cento).

A notte fonda ci sono stati alcuni scontri, con la polizia che è intervenuta con spray al peperoncino e lancio di lacrimogeni contro i dimostranti.

Poi i manifestanti si sono radunati pacificamente, sventolando bandiere statunitensi e striscioni che hanno lanciato appello al presidente Donald Trump.

Uno recita "Trump per favore libera Hong Kong", un altro "Make Hong Kong Great Again".

Per oggi sono state organizzate tre diverse marce di protesta.

Una, in cui sfilano manifestanti mascherati e vestiti di nero, si è diretta appunto verso il consolato americano.

Un secondo corteo, partito da Edinburgh Square ha raggiunto la sede del governo locale per denunciare l'uso dei lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine.

Un terzo ramo si è invece diretto verso il distretto di Tsim Sha Tsui, dove si trova il Politecnico, sede nei giorni scorsi di scontri con la polizia.

(Unioneonline/F)
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