Notte di scontri durissimi ieri sera a Hong Kong.

La polizia ha fatto irruzione all'interno del Politecnico, dove erano asserragliati decine di studenti che hanno risposto scagliando bombe incendiarie e dando fuoco a diversi oggetti.

Il bilancio è di 38 feriti, di cui 5 in condizioni gravi, secondo la Hospital Authority: sono invece 18 le persone segnalate in condizioni stabili, mentre 6 sono state dimesse. Tra i feriti anche un uomo di 84 anni.

Non è stato "un raid", dicono fonti della polizia, che parlano invece di "un'operazione di dispersione e arresti". La situazione tuttora è incandescente: parlando con il South China Morning Post, il parlamentare Ted Hui Chi-fung ha detto che "gli scontri al momento sono sospesi, la polizia non può entrare ma neanche i manifestanti possono uscire".

Intanto l'Alta Corte di Hong Kong ha decretato che il divieto di indossare maschere durante le manifestazioni di protesta è incostituzionale. La Corte ha stabilito che il divieto, introdotto a ottobre dal capo dell'esecutivo Carrie Lam e adottato nel quadro delle leggi di emergenza, è "incompatibile con la Legge fondamentale".

"Una rara vittoria legale per i manifestanti di Hong Kong", ha twittato l'attivista pro-democrazia Joshua Wong.

(Unioneonline/D)
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