Hezbollah: «Israele usa i militari dell’Unifil come scudi umani, i suoi soldati dietro le postazioni Onu»
L’organizzazione libanese riferisce di «strani movimenti» delle truppe di Tel Aviv: «Abbiamo ordinato ai combattenti di non agire». Tra i peacekeeper delle Nazioni Unite ci sono 1.200 sassariniMezzi dell'Unifil (Ansa)
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«Israele prova ad usare i militari dell’Unifil come scudi umani».
L’accusa è di Hezbollah, che ha annunciato oggi di non aver attaccato le truppe israeliane perché si sono spostate nei pressi di un villaggio di confine libanese dietro a una posizione dei peacekeeper dell’Onu, di cui fanno parte 1.200 sassarini e al cui comando c’è il Generale di Brigata Stefano Messina, della Brigata Sassari.
Hezbollah ha riferito di un «movimento insolito di forze nemiche israeliane dietro una postazione Unifil, alla periferia del villaggio di confine Maroun al-Ras» e ha dunque ordinato ai combattenti «di non agire per preservare la vita dei peacekeeper».
Intanto Netanyahu, in occasione della cerimonia commemorativa del 7 ottobre, conferma che la guerra in Medio Oriente continuerà: «Finché il nemico minaccia la nostra esistenza e la pace del nostro Paese, continueremo a combattere. Finché i nostri ostaggi saranno a Gaza, continueremo a combattere. La giornata del 7 ottobre simbolizzerà per generazioni il prezzo della nostra rinascita, esprimerà per generazioni la grandezza della nostra determinazione e la forza del nostro spirito».
(Unioneonline/L)