Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha discusso con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e con il presidente dell'Osce e ministro degli Affari esteri della Polonia Zbigniew Rau la questione dei prigionieri di guerra ucraini, nonché l'attacco terroristico a Olenivka e la necessità di riconoscere la Russia come Stato terrorista.

Zelensky lo ha detto nel suo discorso video, riporta Ukrinform.

"Nei colloqui con Stoltenberg e Rau ho prestato particolare attenzione alla questione dei nostri prigionieri di guerra detenuti dalla Russia. E anche dell'attacco terroristico russo a Olenivka, che deve diventare un argomento fondamentale per tutti i Paesi civili del mondo per riconoscere ufficialmente la Russia come Stato terrorista", ha affermato.

Ieri intanto la nave carica di cereali partita da Odessa – la prima imbarcazione che esporta grano ucraino dall'inizio del conflitto con la Russia – è arrivata a Istanbul e si trova ancorata all'ingresso del Bosforo sul Mar Nero. Dopo un'ispezione congiunta da parte di delegati di Turchia, Ucraina, Russia e Onu, proseguirà il suo viaggio verso Tripoli in Libano, la sua destinazione finale, dove dovrebbe arrivare il 6 agosto. "Normalmente ci vogliono tre o tre giorni e mezzo per consegnare merci da Istanbul a Tripoli, a meno che le condizioni meteorologiche non interferiscano", ha affermato una fonte alla Tass.

L'amministrazione portuale "ha adottato tutte le misure necessarie per ricevere navi con prodotti agricoli che navigano lungo il corridoio umanitario dai porti del Mar Nero", ha aggiunto la fonte. Allo stesso tempo, una fonte del ministero dei Lavori pubblici e dei trasporti libanese non ha escluso che la nave con quasi 27mila tonnellate di mais a bordo possa attraccare in un porto nel nord del Libano vicino a Tripoli.

Razoni è la prima nave che trasporta cereali ucraini partita dal porto di Odessa in base all'accordo del 22 luglio patrocinato da Ankara e dall'Onu.

(QUI tutte le notizie sulla guerra)
(QUI tutti i video del conflitto)

La giornata di ora in ora:

Aiea, situazione a centrale di Zaporizhzhia "volatile”

“La situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia", in Ucraina, "è veramente molto volatile". Lo ha detto il direttore generale dell'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, in una conferenza stampa al Palazzo di Vetro a New York. Rafael Grossi ha spiegato che andare lì "è molto complesso perché richiede la cooperazione di diversi attori, quella di Kiev ma anche della Russia, che occupa la centrale. È una zona di guerra, ci sono operazioni militari". "Se dovessi verificarsi un incidente a Zaporizhzhia, non sarà colpa di un disastro nucleare, ma dovremo biasimare solo noi stessi", ha sottolineato. 

***

Kiev: “Schroeder è solo un araldo dello zar”

Gerhard Schroeder è "un noto araldo dell'Impero e una voce della Corte dello zar russo". È questa la risposta del consigliere presidenziale e capo negoziatore ucraino, Mikhailo Podolyak, alle parole dell'ex cancelliere tedesco, secondo il quale "il Cremlino vuole una soluzione negoziata" al conflitto in Ucraina. "Se Mosca vuole un dialogo – afferma in un tweet Podolyak - spetta a loro. Prima di tutto, con un cessate il fuoco e il ritiro delle truppe". 

***

Mosca: “Pronti ai negoziati sulla base dell’accordo di Istanbul del 29/3”

"La Russia era ed è ancora pronta a risolvere il problema ucraino attraverso la diplomazia", ma alle sue condizioni. Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "È opportuno ricordare ancora una volta che tali termini sono stati concordati a Istanbul da entrambe le parti, russa e ucraina", ha aggiunto Peskov, citato dall'agenzia Tass. Successivamente, ha insistito il portavoce, Kiev ha abbandonato quell'accordo, ma Mosca "rimane pronta" a negoziati su quelle basi, che prevedevano in sostanza una separazione delle trattative riguardanti la neutralità di Kiev da quelle sul futuro della Crimea e del Donbass. 

***

Zelensky alla Cina: “Condanni la tirannia russa in Ucraina”

"Oggi vorrei che la Cina si unisse alla posizione internazionale unita riguardo alla tirannia della Russia contro l'Ucraina. Finora non è successo. La Cina si è fatta da parte". Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un incontro con alcuni studenti australiani. "Oggi, la Cina è in uno stato di equilibrio mantenendo la neutralità - ha proseguito Zelensky -. Questa neutralità è molto meglio dell'adesione della Cina alla Russia. Credo che la società cinese, il popolo di questo Paese, farà una scelta saggia. Tuttavia, è importante per noi che la Cina non aiuti la Russia".

***

Ore 14.50 – La nave con i cereali lascia Istanbul per il Libano

La nave Razoni, partita da Odessa lunedì con 27mila tonnellate di cereali, ha lasciato Istanbul dopo essere stata ispezionata in mattinata da delegati di Turchia, Russia, Ucraina e Onu. L'imbarcazione è uscita da Bosforo, canale che separa la città turca, ed è diretta a Tripoli in Libano. In seguito all'accordo trovato in Turchia a fine luglio tra Ankara, Kiev, Mosca e Onu, che ha permesso l'esportazione di grano ucraino, la Razoni è la prima nave carica di cereali a lasciare un porto dell'Ucraina dall'inizio della guerra con la Russia a fine febbraio. 

***

Ore 14.10 – La Guardia di Finanza sequestra 141 milioni di euro all'architetto di Putin

Maxi sequestro da 141 milioni di euro tra beni mobili e immobili eseguito dalla Guardia di Finanza di Brescia nei confronti di Lanfranco Cirillo, imprenditore, 63 anni, conosciuto come “l'architetto di Vladimir Putin” e di altri 44 oligarchi. È accusato di reati fiscali e tributari. Tra i beni sequestrati ci sono abitazioni di lusso, conti correnti, denaro contante, gioielli, opere di arte moderna e contemporanea di autori famosi e persino un elicottero.

***

Ore 12.50 – Cremlino: “Pelosi a Taiwan è provocazione allo stato puro”

"La visita del presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi a Taiwan è una provocazione allo stato puro. Non ha nulla a che fare con la linea di sostegno alla libertà e alla democrazia. È una pura provocazione. Tali passi dovrebbero essere chiamati con il loro nome". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov riportato dalla Tass. 

***

Scholz: “Può avere un senso mantenere attive le centrali nucleari”

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affermato oggi che "potrebbe avere un senso" prolungare la vita operativa delle ultime tre centrali nucleari in funzione in Germania, dopo il taglio alla fornitura del gas russo e nel timore di una crisi energetica. Questi impianti "sono rilevanti solo per la produzione di energia elettrica e solo per una piccola parte di essa", ma "possono ancora avere un senso", ha affermato il cancelliere. La Germania aveva deciso di abbandonare l'energia nucleare alla fine di quest'anno, una scelta tornata in discussione a causa del conflitto in Ucraina e le ritorsioni russe alle sanzioni occidentali. 

***

Onu: “Dieci milioni di ucraini via dal Paese da inizio guerra”

Oltre dieci milioni di ucraini hanno attraversato i valichi di frontiera dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio: è la stima dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Secondo l'Onu, dal 24 febbraio al primo agosto hanno lasciato l'Ucraina 10.290.039 persone.

***

Ispezionata la nave carica di cereali a Istanbul

La “Razoni”, prima nave a esportare cereali dall'Ucraina dopo l'invasione russa a fine febbraio, sarà ispezionata vicino all'entrata del Bosforo sul Mar Nero a Istanbul dalle 9 ora italiana. Lo rende noto il ministero della Difesa turco. Prenderanno parte ai controlli delegati di Turchia, Ucraina, Russia e Onu, ossia le parti che hanno siglato - il 22 luglio a Istanbul - un accordo per permettere l'esportazione di grano e prodotti alimentari simili dai porti ucraini. 

***

Due esplosioni a Kharkiv

Due esplosioni hanno scosso questa mattina la città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto il sindaco, Ihor Terekhov, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Terekhov ha precisato che una esplosione ha colpito il distretto di Kholodnohirskyi e l'altra una località ancora da confermare. Per il momento non si segnalano vittime o danni.

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata