La Cina «reagirà con fermezza all'offensiva commerciale» degli Stati Uniti. È quanto ha detto il ministro degli Esteri Wang Yi, criticando i dazi unilaterali decisi dal presidente americano Donald Trump. «Sono senza senso», ha aggiunto. 

Wang ha assicurato che Pechino contrasterà «con fermezza» le pressioni degli Stati Uniti, avvertendo che la "legge della giungla" potrebbe prendere piede nel mondo se le nazioni dovessero perseguire esclusivamente i propri interessi. A tal proposito, il capo della diplomazia cinese ha esaltato la cooperazione di Pechino con Washington nella lotta al fentanyl, la droga sintetica causa di una grave piaga sociale in America. Gli Usa non devono «ripagare la gentilezza con il risentimento, per non parlare di imporre tariffe senza motivo». Perché «non si deve fantasticare di reprimere la Cina e mantenere i buoni rapporti con la Cina allo stesso tempo. L'abuso di fentanyl negli Usa è un problema che deve essere affrontato e risolto dagli stessi Stati Uniti».

«Ci sono circa 190 Paesi nel mondo: immaginate se ognuno enfatizzasse la propria priorità e credesse nella forza e nello status. Il mondo non potrebbe che ricadere nella legge della giungla», ha osservato Wang, rivolgendosi alla platea di alcune centinaia di giornalisti. «L'attuale politica di Washington non è «quella di un Paese importante e responsabile».

I legami economici e commerciali «tra Cina e Usa sono reciproci. Se si sceglie invece di cooperare, si possono avere risultati reciprocamente vantaggiosi e vantaggiosi per tutti. Se si usa solo la pressione, la Cina risponderà con fermezza».

Pechino «è ferma dalla parte della giustizia internazionale e si oppone con piena determinazione alla politica di potenza e all'egemonia. Per impedire al mondo di tornare alla legge della giungla, è fondamentale cementare la pietra angolare dell'uguaglianza sovrana, sostenere il principio di equità e giustizia, osservare il multilateralismo e rafforzare l'autorità dello stato di diritto internazionale. La Cina si farà avanti per essere un pilastro del sistema multilaterale e parlare a favore della giustizia per il Sud Globale», ha continuato il ministro. «Più complessi sono i problemi, maggiore è la necessità di accentuare l'importante status dell'Onu. E più urgenti sono le sfide, maggiore è la necessità di sostenere la dovuta autorità dell'Onu», ha concluso Wang, il cui briefing è durato 80 minuti.

(Unioneonline/v.l.)

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