Dopo quasi tre mesi di stop riaprono i battenti, in Gran Bretagna, i negozi "non essenziali".

Una ripresa benedetta da una mattinata di bel tempo e segnata, a Londra come nelle principali città e fin dalle prime ore del mattino, da lunghe code di acquirenti in attesa agli ingressi degli esercizi.

Ovunque continua a valere la regola del distanziamento sociale fra gli individui e degli accessi contingentati. E anche se il governo ha già annunciato una revisione della precauzione della distanza interpersonale dei 2 metri - introdotta fin dall'inizio dell'emergenza coronavirus nel Regno a differenza di altri Paesi che come l'Italia si sono limitati a un metro - in vista della prossima tappa dell'allentamento delle restrizioni: la riapertura dal 4 luglio dei primi ristoranti, pub e hotel.

Ieri Johnson ha invitato i connazionali a riprendere "con fiducia" lo shopping, pur nel rispetto del distanziamento, per dare ossigeno al commercio e all'economia.

A incoraggiare l'ottimismo è anche il dato domenicale sull'incremento dei morti da Covid-19 censito nelle 24 ore nel Paese: fermatosi a quota 36, cifra giornaliera che risente dei ritardi della raccolta statistica del weekend, ma resta comunque di gran lunga la più bassa fatta registrare nel Regno Unito da inizio pandemia.

Nel frattempo, un'indagine ha rivelato che quasi metà (il 49%) dei 2,2 milioni di cittadini britannici tenuti a restare in casa senza eccezioni dall'inizio dell'epidemia di coronavirus, perché indicati dalle autorità sanitarie come "estremamente vulnerabili" per ragioni di condizione fisica o di età, ha violato la restrizione almeno una volta in questi mesi.

Malgrado il servizio sociale ad hoc per l'assistenza a domicilio e la consegna a casa di prodotti essenziali messo a disposizione dal governo di chi non avesse avuto parenti o amici in grado di provvedere, il 24% dei "trasgressori", secondo l'indagine aggiornata dell'Office for National Statistics (Ons), ha detto di essere uscito per fare la spesa e il 26% per "ragioni mediche", mentre un 50% circa ha invocato il bisogno di fare esercizio.

(Unioneonline/v.l.)
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