Due esplosioni, avvenute rispettivamente nelle sedi dell'industria chimica Basf di Ludwigshafen e di Lampertheim, nell'ovest della Germania, hanno causato - ma il bilancio è provvisorio - un morto, sei dispersi e numerosi feriti.

Sul posto sono impegnati i vigili del fuoco per evitare che le fiamme si propaghino e per la ricerca di eventuali persone intrappolate.

Ancora sconosciuta la causa delle deflagrazioni.

Le autorità sospettano che qualcosa sia andato storto nel corso di alcuni lavori di manutenzione alle tubature, escludendo piste che portano al sabotaggio o al terrorismo.

La compagnia, attraverso il suo profilo Twitter e quello della polizia, ha chiesto agli abitanti della città di Ludwigshafen - dove l'impianto lavora gas e petrolio - di non uscire di casa e tenere chiuse le porte e le finestre.

Mentre nell'altro sito - che dista una trentina di chilometri - l'incidente non avrebbe provocato emissioni di agenti chimici pericolosi.

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