Era uscita fuori di casa con un coltello in mano per raccogliere dei fiori, si è ritrovata ricoverata in ospedale perché un agente di polizia le ha sparato col taser.

È successo in Georgia, negli Usa, e la vicenda ha riaperto il dibattito sull'utilizzo della pistola elettrica, che la polizia sta sperimentando in 11 città italiane in seguito al decreto approvato da Matteo Salvini a luglio.

Il dibattito negli States si è infiammato anche perché ad essere colpita dal taser è stata una donna di 87 anni, che non è in pericolo di vita ma ha riportato ferite serie in seguito alla caduta causata dalla scarica elettrica.

Il capo della polizia di Chatsworth (paese in sui è successo il fatto) ha giustificato l'uso del taser: "Sono stati seguiti i nostri protocolli, una donna di 87 anni armata di coltello può comunque ferire un agente", ha affermato Josh Etheridge.

Martha Al-Bishara è stata colpita al petto e poi anche ammanettata con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale: è un'anziana donna di origine siriana che non parla inglese: per questo non capiva quel che le dicevano gli agenti e non ha risposto alle loro sollecitazioni.

La nipote ha denunciato la vicenda alla Nbc: "Le hanno sparato, lei era convinta che la stessero uccidendo. Non le è mai stato detto che stavano utilizzando una scarica elettrica o un taser, non sapeva cosa fosse".

(Unioneonline/L)

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