Gaza, tregua in vigore da domenica: Hamas rilascerà 33 ostaggi. L’estrema destra israeliana insorge
Le prime ad essere rilasciate saranno tre donne civili, Ben Gvir lascia il governo: «Accordo disastroso»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nessun ritardo nell’attuazione dell’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, firmato nella notte a Doha. Lo riferiscono i media israeliani, la tregua entrerà in vigore domenica alle 12.15 ora locale e il primo rilascio degli ostaggi avverrà sempre domenica, saranno tre donne civili.
Il Gabinetto di sicurezza di Israele questa mattina ha approvato l’accordo, ora manca solo l’ok del consiglio dei ministri.
Sono in tutto 33 gli ostaggi che dovrebbe rilasciare Hamas durante la prima fase dell’accordo, ecco l’elenco.
Tra i primi ci sono le donne rapite dai kibbutz e al festival di Nova: Romi Gonen, Emili Demari, Arbel Yehud, Doron Steinbrecher, nonché Shiri Bibas e i suoi figli Ariel e Kfir. Successivamente, secondo il piano, saranno liberate le cinque soldatesse Liri Elbag, Karina Ariev, Agam Berger, Daniela Galbo e Naama Levi.
La lista include anche 10 uomini di età compresa tra i 50 e gli 85 anni: Ohad Ben Ami, Gidi Moses, Keith Sigal, Ofer Calderon, Eliyahu Sharabi, Itzik Elgart, Shlomo Mancer, Ohad Yahalomi, Oded Lipschitz e Tzachi Idan. Inoltre, dovrebbero essere rilasciati nella prima fase dell'accordo altri nove ostaggi, tra cui feriti e malati - Yarden Bibas (il padre dei due bambini), Shagai Dekel Chen, Yair Horn, Omer Venkert, Aleksandr Tropnov, Eliya Cohen, Or Levy, Tal Shoham e Omer Shem Tov - così come Avra Mengistu e Hisham Shaaban al-Said, che sono prigionieri a Gaza già da dieci anni.
Intanto l’estrema destra israeliana insorge e il ministro della Sicurezza Nazionale Ben Gvir annuncia le dimissioni e l’uscita del suo partito Otzma Yehudit dall’esecutivo. «Amo il primo ministro Benyamin Netanyahu e mi assicurerò che continui ad essere premier, ma me ne andrò perché l'accordo firmato è disastroso. Non rovesceremo questo governo e lo sosterremo dall'esterno, ma non saremo partner di un accordo disfattista», dichiara.
Poi argomenta: «Questo accordo libera centinaia di terroristi con le mani sporche di sangue, che, una volta rilasciati, cercheranno di assassinare il prossimo ebreo; consente il ritorno di migliaia di terroristi nella Striscia di Gaza settentrionale con le armi, quando il loro obiettivo è assassinare gli ebrei; danneggia la capacità di Israele di difendersi sull'asse Filadelfia e in altri punti importanti; e annulla tutti i successi di guerra che ci sono costati così tanto sangue». E chiude: «Se l’Idf riprenderà a combattere Hamas dopo una pausa per liberare gli ostaggi, ci offriremo di tornare al governo».
(Unioneonline/L)