La vita sta gradualmente tornando alla normalità nella striscia di Gaza e nel sud di Israele in seguito al raggiungimento del cessate il fuoco fra la Jihad islamica ed Israele.

Di prima mattina sono entrati nella Striscia diversi camion di gasolio destinati alla centrale elettrica locale per consentirle di riprendere le attività dopo due giorni di chiusura. La centrale ha annunciato che necessita ancora diverse ore per poter aumentare l'erogazione della corrente elettrica che, al momento, resta di otto ore al giorno.

Nel frattempo nella Striscia è stato riattivato il collegamento ad internet che ieri era rimasto interrotto per molte ore in diverse zone, a causa dei combattimenti. In Israele la polizia consente ormai un libero transito sulle strade vicine alla striscia di Gaza, dopo una chiusura protrattasi per una settimana.

Anche la linea ferroviaria fra Ashkelon e Sderot sta per essere riattivata, dopo che i tecnici avranno stabilito che le rotaie non siano state danneggiate dai mortai e dai razzi della Jihad islamica. 

TRAGICO BILANCIO – Nei tre giorni di combattimenti fra la Jihad islamica ed Israele a Gaza, secondo quanto reso noto dal ministero della sanità locale, sono rimaste uccise 44 persone, di cui 15 fra bambini e minorenni e quattro donne. I feriti sono 360.

La Jihad islamica ha reso noto oggi di aver perduto complessivamente 12 dirigenti e membri della sua ala militare.

(Unioneonline/v.l.)

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