Supporto all’Ucraina “finché sarà necessario”: è quanto si legge nella bozza del comunicato finale del G7 in Germania.

Un messaggio di solidarietà a Kiev, con l’impegno a fornire aiuti, a “mantenere la sovranità e l’integrità territoriale, a difendersi e scegliere il suo futuro”. Una condanna all’aggressione “brutale, non provocata, ingiustificabile” della Russia, “aiutata dalla Bielorussia”.

Sul fronte economico leader determinati a ridurre le entrate della Russia, comprese quelle provenienti dall’oro: “Rimaniamo inflessibili nell'impegno verso sanzioni coordinate e senza precedenti in risposta all'aggressione russa”, si legge nella dichiarazione finale. “Siamo impegnati ad aumentare la pressione sul regime del presidente Putin e i sui complici in Bielorussia”.

STOLTENBERG

Oggi, nel secondo giorno di lavori, è intervenuto anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg: “Al prossimo vertice di Madrid concorderemo un pacchetto di assistenza globale rafforzato, che includerà forniture sostanziali di supporto in settori come le comunicazioni sicure, i sistemi anti-drone e il carburante. A lungo termine, aiuteremo l'Ucraina a passare dalle attrezzature militari dell'era sovietica a quelle moderne della Nato e a rafforzare ulteriormente le sue istituzioni di difesa e sicurezza”, ha detto.

ZELENSKY
Zelensky, intervenuto in videocollegamento, ha esortato i leader a “fare tutto il possibile” per porre fine alla guerra entro fine anno. E ha invitato i sette Paesi a “intensificare le sanzioni”. Oggi, ha aggiunto Zelensky, “non è il momento di negoziare” e “bisogna intervenire per limitare il prezzo del petrolio russo”.

DRAGHI

Putin non deve vincere. Noi restiamo uniti a sostegno dell'Ucraina”, ha detto durante la sessione di lavoro il premier italiano. “Dobbiamo continuare a lavorare su come imporre un tetto al prezzo del gas”, ha aggiunto Draghi, il leader che più spinge in questo senso.

GUTERRES

Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha informato i leader del G7 che sulla revoca del blocco del grano ucraino si è arrivati al "momento della verità".

Dopo i colloqui separati con Ucraina e Russia, ha spiegato che esiste un accordo tra le parti per il passaggio del grano da tre porti controllati da Kiev, inclusa Odessa, senza la necessità di sminare i porti stessi. Con un passaggio attraverso il Mar Nero in corsie sicure sotto la supervisione di Ucraina, Russia, Turchia e Onu, ha aggiunto Guterres.

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata