L’abbandono delle campagne vaccinali di base ai bambini causata dalla pandemia inizia a far sentire i suoi effetti, come si temeva. Così Unicef e Oms lanciano l’allarme su 21 “grandi dirompenti” focolai di morbillo segnalati in tutto il mondo.

I casi sono aumentati del 79% nei primi due mesi di quest’anno rispetto al 2021 e le condizioni “sono mature per gravi epidemie di malattie prevenibili con il vaccino”, è l’avvertimento di Unicef e Oms secondo cui c’è il serio rischio di una “tempesta perfetta”.

Si teme anche che i focolai di morbillo possano preannunciare focolai di altre malattie che si diffondono meno rapidamente. Oltre ai suoi effetti che in alcuni casi possono anche essere letali, il morbillo infatti indebolisce il sistema immunitario e rende il bambino più vulnerabile ad altre malattie infettive come la polmonite e la diarrea, anche per mesi dopo il contagio da morbillo tra coloro che sopravvivono.

In tutto il mondo tra gennaio e febbraio 2022 si registrano 17.338 casi di morbillo contro i 9.665 dello stesso periodo del 2021. Nel 2020 sono 23 milioni i bambini che hanno saltato le vaccinazioni di base, il numero più alto dal 2009.

Al primo aprile 2022, ben 57 campagne per le malattie prevenibili con vaccino in 43 paesi che erano state programmate dall'inizio della pandemia sono state rimandate: ciò ha avuto impatto su 203 milioni di persone, in gran parte bambini. Di queste, 19 sono campagne contro il morbillo che espongono al rischio 73 milioni di bimbi.

“L'insufficiente copertura vaccinale contro il morbillo è la ragione principale dei focolai, ovunque essi si verifichino. Il rischio di grandi epidemie - si legge in una nota congiunta di Oms e Unicef - è aumentato man mano che le comunità hanno allentato le pratiche di distanziamento sociale e altre misure di prevenzione contro il Covid attuate durante la fase più acuta della pandemia”.

(Unioneonline/L)

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