È emergenza morbillo nelle isole del Pacifico meridionale.

L'epidemia della malattia, che si può contagiare attraverso respirazione, tosse e starnuti, è partita dalla Nuova Zelanda per poi diffondersi e provocare almeno sette morti.

Grave la situazione in particolare nello Stato arcipelago di Samoa, di 200mila abitanti, a sud dell'equatore a metà fra le Hawaii e la Nuova Zelanda, che ha ordinato la chiusura di tutte le scuole, inclusa l'Università Nazionale. Le vittime sono per la maggior parte bambini sotto i quattro anni.

Il governo ha ordinato ai minori di 17 anni di non frequentare raduni pubblici e reso obbligatoria la vaccinazione per tutti gli abitanti che non l'abbiano ancora ricevuta. Oltre 700 i casi sospetti, quasi la metà ha richiesto il ricovero in ospedale.

Il ministro degli Esteri neozelandese, Winston Peters, ha annunciato l'invio di 3mila dosi di vaccino.

(Unioneonline/D)
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