È arrivata l'ufficialità della vittoria di Abdel-Fattah al-Sisi in Egitto.

Con oltre il 97% delle preferenze il generale è stato riconfermato alla presidenza della sua Repubblica. Lo stesso risultato che nel 2014 lo portò alla guida del Paese, dopo il golpe che sancì l'esautorazione dal potere del partito dei Fratelli Musulmani.

Un plebiscito, o quasi, aiutato anche dall'unica altra candidatura presentata, tra l'altro all'ultimo minuto, e ritenuta solo "simbolica" perché finalizzata esclusivamente a conferire credibilità alle votazioni. Moussa Mostafa Moussa il nome del politico semi-sconosciuto che ha sfidato il presidente uscente nel voto per il rinnovo quadriennale del mandato.

Se le cifre sull'affluenza, al momento, rimangono ancora dubbie, non lo è invece l'invito dell'opposizione al boicottaggio del voto, che lo ha descritto come una "farsa".

Da notare, inoltre, il successo elettorale di Mohamed Salah, stella del calcio egiziano - ex Roma e attualmente al Liverpool - che non era candidato, ma che ha preso più di un milione e mezzo di voti a sua insaputa.

"Desidero farle pervenire le mie felicitazioni per il suo nuovo mandato alla presidenza della Repubblica Araba d'Egitto. Confido che nel corso dei prossimi anni l'Egitto potrà realizzare importanti riforme e progressi in campo politico, economico e sociale, secondo le aspettative dell'amico popolo egiziano. L'Italia, come sempre, non farà mancare il suo sostegno". Così, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accoglie la rielezione di al-Sisi.

Il messaggio è stato pubblicato sul sito dell’ambasciata italiana al Cairo: "Egitto e Italia sono vicini per storia, per relazioni ampie e diversificate in tutti i settori e a tutti i livelli, e per condivisione dello spazio geopolitico mediterraneo, caratterizzato da grandi sfide ma anche da vastissime opportunità di sempre più stretta collaborazione e interdipendenza", aggiunge Mattarella.

E poi: "È con questo spirito e con queste aspettative che formulo i migliori auguri di buon lavoro per l'espletamento del suo alto incarico e per il successo di questo nuovo mandato".

Mattarella ha, inoltre, colto l'occasione per parlare del caso Regeni: "Abbiamo accolto con favore le dichiarazioni da lei fatte in più occasioni circa l'impegno suo personale e delle istituzioni egiziane a pervenire a risultati definitivi sulla barbara uccisione di Giulio Regeni".

Secondo il presidente della Repubblica, infatti, è grazie dallo sforzo congiunto tra Italia ed Egitto che si potrà arrivare a scoprire la verità sul rapimento e sull'assasinio del giovane ricercatore: "Sono certo che il raggiungimento della verità, attraverso una sempre più efficace cooperazione tra gli organi investigativi, contribuirà a rilanciare e rafforzare il rapporto storico di assoluto rilievo tra i nostri Paesi"

(Unioneonline/DC)
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