Abimael Guzmán, storico leader della guerriglia di ispirazione maoista Sendero luminoso, è morto in carcere all'età di 86 anni.

Lo ha reso noto il suo legale.

"Il dottor Abimael Guzmán è morto, la Marina ha informato della morte sua moglie Elena Yparragurre", ha detto l'avvocato Alfredo Crespo, senza specificare l'ora del decesso. Guzmán, detenuto dal 1992, stava scontando l'ergastolo per terrorismo nella prigione della base navale di El Callao, alla periferia di Lima, dopo due condanne (2006 e 2018). Da luglio era ricoverato in ospedale.

Nato a Mollendo, nel dipartimento di Arequipa, il 3 dicembre 1934, Guzmán studiò in gioventù filosofia fino a diventare professore, ma negli anni settanta fondò il Partito comunista del Perù-Sendero luminoso, di cui divenne incontrastato leader, conosciuto con il soprannome di "Camarada Gonzalo".

Secondo la Commissione per la verità e la riconciliazione peruviana, è considerato responsabile morale e materiale della morte di oltre 70mila persone, e questo ha motivato la condanna all'ergastolo per terrorismo, dopo la sua cattura il 12 settembre 1992.

Le sue condizioni di salute si erano deteriorate dallo scorso 13 luglio, quando aveva cominciato una sorta di sciopero della fame che aveva spinto le autorità carcerarie a disporne il ricovero in ospedale. 

(Unioneonline/F)

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