Ci sarebbero oltre 16mila “volontari” di vari Paesi del Medio Oriente che hanno espresso la loro volontà di essere arruolati per combattere nel Donbass con i filorussi, con le autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk,

Lo ha detto il ministro della Difesa di Mosca Sergej Shoigu.

“Stiamo ricevendo un numero colossale di richieste da volontari di vario tipo di vari Paesi che vogliono andare nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk per unirsi a quello che chiamano un movimento di liberazione”, le parole di Shoigu. Il numero maggiore arriva appunto dal Medio Oriente, da dove “abbiamo ricevuto ben 16mila richieste”.

Richieste di arruolamento che, continua il ministro, saranno esaudite: “Riteniamo sia giusto farlo, in quanto queste persone non vogliono denaro ma parlano dal cuore”. Anche perché, ha fatto sapere Shoigu, molti di questi volontari “nell’ultimo decennio hanno combattuto contro l’Isis”.

Il presidente ucraino Zelensky taglia corto e definisce questi presunti volontari dei “mercenari siriani”.

Mosca sta inoltre valutando di distribuire le armi ucraine sequestrate durante la guerra proprio ai miliziani filorussi del Donbass. In particolare i missili anticarro Javelin e quelli antiaerei Stinger.

“Abbiamo ammassato enormi quantità di armi ucraine: tank, veicoli corazzati e ogni genere di armi leggere, in grande quantità. Ci sono anche molti sistemi Javelin e Stinger", ha detto lo stesso Shoigu, citato dalle agenzie russe. 

(Unioneonline/L)

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