Donald Trump contro tutti: l'amministrazione guidata dal presidente americano spara a zero contro i "falsi media" e contro Microsoft.

Primo obiettivo è la CNN: per la prima volta The Donald ha pubblicato un video sul suo profilo Twitter in cui viene ritratto lui stesso che, di fianco a un ring, mette ko un uomo sul cui volto compare il logo dell'emittente tv.

Nel nuovo capitolo della sua guerra contro le fakenews ha detto ieri: "I falsi media cercano di zittirci, ma non lo consentiremo. La gente sa la verità. I falsi media hanno cercato di impedirci di arrivare alla Casa Bianca, ma io sono presidente e loro no", sono state le sue parole durante un intervento alla cerimonia per i veterani che si è tenuta a Washington al Kennedy Center for the Performing Arts.

La replica della CNN non si è fatta attendere: "È un giorno triste quello in cui un presidente degli Stati Uniti incoraggia la violenza contro i reporter", ha detto un portavoce ufficiale del network, che ha aggiunto: "Invece di prepararsi per il prossimo viaggio in Europa e l'incontro con Putin, assume atteggiamenti infantili non all'altezza del suo ruolo. Noi continueremo a fare il nostro lavoro. Lui dovrebbe cominciare a fare il suo".

Per quanto riguarda invece Microsoft, nei giorni scorsi è stata presentata alla Corte suprema la richiesta di riesaminare un caso che avrebbe conseguenze su migliaia di indagini.

Il colosso tecnologico aveva respinto la domanda di un giudice che nel 2013 chiedeva di accedere a un account Microsoft di un presunto trafficante di droga sul quale l'Fbi stava indagando. La compagnia aveva risposto con un secco "no" in quanto le comunicazioni in formato elettronico erano conservate su un server che si trova in Irlanda, quindi fuori dalla giurisdizione americana.

La corte d'appello federale di New York aveva avallato questa posizione, ma per l'amministrazione Trump si tratta di una vicenda che danneggia "centinaia se non migliaia di indagini per crimini che vanno dal terrorismo alla pedofilia e alla frode".

Microsoft, sostiene il governo, può avere accesso al server "con un semplice clic di un mouse direttamente dagli Stati Uniti".

(Redazione Online/s.s.)
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