Decine di morti per rubare carburante: così è esploso l'oleodotto
Aggiornato il dato sulle vittime, che sono 73Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È ulteriormente salito il bilancio dei morti, 73, e dei feriti, 74, in seguito all'esplosione di un tratto dell'oleodotto Tuxpan-Tula, nello Stato messicano di Hidalgo.
E ora che il Paese centroamericano ha finito la conta delle vittime, emerge il reale motivo per cui l'oleodotto è esploso con così tante persone intorno. Un motivo che ha a che fare con la povertà.
L'oleodotto è esploso perché la conduttura è stata perforata illegalmente in più punti, così da potersi rifornire abusivamente di benzina.
Centinaia di persone si trovavano nei dintorni dell'oleodotto, con dei secchi, pronti a raccogliere "al volo" la benzina che fuoriusciva dalle parti perforate, quando si è verificata la tremenda esplosione, cui ha fatto seguito un incendio.
Il presidente messicano Obrador ha rivolto un appello "a tutto il governo a prestare aiuto alla gente sul luogo dell'incidente".
Il carburante ha cominiciato a fuoriuscire dall'oleodotto alle 17 locali, l'esplosione si è verificata un paio d'ore dopo, quando circa un migliaio di persone - secondo il quotidiano El Universal - erano giunte sul posto con recipienti di ogni tipo per fare un rifornimento gratuito. Che a molti di loro è costato la vita.
(Unioneonline/L)