Una sconcertante notizia che arriva dalla Danimarca, dove oltre diecimila sentenze saranno riesaminate dopo la scoperta di "bachi" nei programmi che analizzano i dati dei cellulari e che potrebbero aver portato ad errori giudiziari.

A renderlo noto, come riporta il New York Times, il ministro della Giustizia danese in un comunicato.

Il primo problema è stato riscontrato in un sistema che converte i dati forniti dalle compagnie telefoniche nelle prove usate dalla polizia per definire se una persona era presente sulla scena di un crimine, che ha omesso alcuni dati aumentando l'incertezza sulla posizione. Un secondo "baco" è stato trovato in un programma che traccia il segnale dei cellulari che li ha legati alla cella sbagliata, piazzando potenzialmente delle persone innocenti sulla scena del delitto.

"È un caso molto, molto serio - ha affermato Jan Reckendorff, che dirige i pubblici ministeri danesi -, non possiamo convivere con degli errori che potrebbero aver mandato in prigione degli innocenti".

In totale sono circa 10.700 i processi influenzati dai due problemi a partire dal 2012, come ha spiegato il ministero della Giustizia danese, e che verranno revisionati da una commissione apposita prima di essere eventualmente istruiti di nuovo.

(Unioneonline/v.l.)
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