Salgono a 600 i fermi della polizia nel corso della manifestazione non autorizzata che si sta tenendo nel centro di Mosca.

Il corteo è contro l'esclusione dei candidati indipendenti o dell'opposizione alle elezioni legislative locali del prossimo 8 settembre.

Un manifestante (Ansa)
Un manifestante (Ansa)
Un manifestante (Ansa)

Il primo fermo è stato quello di Lyubov Sobol, leader della protesta, arrestata dalla polizia di Mosca prima ancora che cominciassero le manifestazioni.

La donna è stata ammanettata mentre dal suo quartier generale si stava recando, in taxi, verso il centro della città. Lì si sarebbe dovuta incontrare con altri componenti dell'opposizione per dare vita ai cortei.

"Perché avete i caschi - ha detto Sobol agli agenti al momento dell'arresto -. Avete paura di una ragazza al 20esimo giorno di sciopero della fame?". Poco dopo è stata fatta scendere dall'auto e caricata su una camionetta. Lyubov è una fedelissima di Alexei Navalny, segretario del Partito del Progresso che sta scontando una pena di 30 giorni per aver organizzato altre manifestazioni a luglio.

(Unioneonline/M-D)

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