Prima vittima in Francia, e prima anche fuori dall'Asia, per il coronavirus.

Si tratta di un turista di nazionalità cinese, ultraottantenne, arrivato nel Paese dalla provincia di Hubei il 5 gennaio e ricoverato in isolamento il 25.

Le sue condizioni si erano aggravate velocemente, ha ricostruito il ministro della Sanità francese: "Da molti giorni era in uno stato critico nel reparto di rianimazione".

Anche la figlia dell'uomo è stata contagiata ed è stata ricoverata a Bichat, ma "il suo stato di salute non preoccupa più e potrebbe essere presto dimessa", ha precisato il ministro.

Salgono dunque a 1.527 le vittime provocate dal Covid-19, secondo i dati della John Hopkins University. I contagiati sono 67.097 e i ricoverati 8.571.

IL RITORNO DI NICCOLO' - Stamattina intanto Niccolò, il 17enne di Grado bloccato a Wuhan per la febbre, è tornato in Italia con un volo speciale attrezzato per il biocontenimento. A bordo anche il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri che questa notte su Facebook ha postato la foto del trasbordo del ragazzo sottolineando che "sta bene".

Ad accoglierlo, all'aeroporto militare di Pratica di Mare, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: "Niccolò ha 17 anni, è forte e in gamba, non potevamo permettere che un ragazzo di 17 anni restasse bloccato in Cina in queste settimane molto complicate per lui".

Il giovane, già risultato negativo al coronavirus, è stato scortato da auto della polizia e un mezzo dell'Esercito e dei vigili del fuoco all'Istituto per le malattie infettive Spallanzani di Roma dove sarà ricoverato in quarantena e molto probabilmente sottoposto a ulteriori accertamenti.

"Sono ottimista, non credo sia stato infettato, inoltre in Cina è stato in una sorta di autoquarantena", ha affermato il viceministro Sileri.

Per i prossimi giorni il ragazzo sarà chiuso tra le mura di una stanza e potrà comunicare al di là del vetro solo attraverso un citofono. È in isolamento allo Spallanzani.

Ma con l'arrivo a Pratica di Mare si è concluso un incubo per il giovane studente friulano: "Sono felice di essere rientrato in Italia", queste le prime parole del 17enne di Grado.

(Unioneonline/D-L)

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