Resta altissimo il livello di allarme negli Stati Uniti e il numero di pacchi sospetti rintracciati finora dalla autorità sale a 8, ma c'è una prima ipotesi investigativa, come dichiara l'Fbi, ed è che la matrice degli attacchi sia il terrorismo interno.

Il primo a finire nel mirino è stato il miliardario George Soros, a cui è stato recapitato un ordigno artigianale lo scorso lunedì, poi l'escalation di ieri, con invii di pacchi sospetti, tutti intercettati dai servizi segreti, all'ex presidente Barack Obama, all'ex segretario di Stato Hillary Clinton, all'ex capo della Cia John Brennan - recapitato negli studi newyorchesi della Cnn, di cui è consulente - quindi all'ex ministro della Giustizia di Obama, Eric Holder, alla deputata dem californiana Maxime Waters, all'ex vice presidente Joe Biden e al governatore Andrew Cuomo, che ha ricevuto un file con dati sul gruppo di estrema destra ProudBoys.

E ora arriva la notizia di un ritrovamento a New York, e precisamente in un palazzo del quartiere Tribeca dove ha sede il ristorante dell'attore Robert De Niro.

Smentito, invece, il ritrovamento di un ordigno esplosivo indirizzato alla Casa Bianca, da cui oggi arrivano le parole di condanna del presidente Donald Trump: "Negli Usa non c'è spazio per la violenza politica. Stiamo utilizzando tutte le risorse a disposizione per assicurare i colpevoli alla giustizia. (...) La sicurezza del popolo americano è la mia massima e assoluta preoccupazione".

A colpire è il fatto che siano stati presi di mira tutti personaggi contrari all'amministrazione Trump, come ha dichiarato in conferenza stampa il commissario della polizia di New York James O'Neill.

Intanto, proseguono a tappeto i controlli e l'Fbi chiede agli americani di restare vigili e di "non toccare, muovere o maneggiare alcun pacco sospetto o sconosciuto", perché è possibile che in queste ore siano state effettuate altre spedizioni.

(Unioneonline/b.m.)
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