Si inaspriscono le sanzioni Ue nei confronti della Russia, che prosegue le sue “operazioni militari speciali” in Ucraina

Eccole nel dettaglio.

FINANZA – Previsto il divieto di finanziare la Federazione Russa, il suo governo e la Banca centrale, limitando la capacità dello Stato e del governo russi di accedere ai mercati e ai servizi dei capitali e finanziari dell'Ue. Nessun prestito, azione oppure obbligazioni potranno essere scambiati su mercati europei, degli Usa e del Regno Unito. 

ENERGIA - Per colpire la competitività delle raffinerie russe, le sanzioni Ue si limitano per il momento al divieto di esportazione di alcune tecnologie europee per la raffinazione del petrolio. Si tratta di quelle che servono per ristrutturare le raffinerie di Mosca per adeguarle allo standard Euro 6, e quindi essere autorizzate ad esportare nell'Ue.

HI-TECH – L'export di alcuni prodotti che possono contribuire a migliorare la capacità militare russa in comparti come l'elettronica, i computer, le telecomunicazioni e i sensori sarà controllato, cioè proibito a meno che non siano presentate giustificazioni legittime. Eccezioni ad esempio solo per prodotti essenziali nella sicurezza nucleare civile. Limiti all'export dello stesso tipo di sanzioni sono stati decisi da Paesi come Usa, Giappone e Canada. Nessuna misura invece è stata comminata sui beni di lusso, dalla moda ai diamanti. La Commissione europea ha stimato che l'impatto dei limiti sui prodotti hi-tech è molto più alto.

BLACK LIST - Nella blacklist che prevede il congelamento dei beni di personalità russe di alto profilo, entrano altri membri della Duma e del Consiglio di sicurezza di Mosca ma soprattutto Vladimir Putin e il suo ministro degli Esteri Serghei Lavrov. E sono state avviate le indagini per capire dove siano, in Ue, gli asset dello zar e del ministro degli Esteri.

IL SISTEMA “SWIFT” – Non c’è accordo per ora sul sistema dei pagamenti internazioni Swift. L'ipotesi continua a dividere ma il fronte dei Paesi perplessi, capitanato da Germania e Italia, ha cominciato ad ammorbidirsi. Il ministro delle Finanze di Berlino Christian Lindner ha spiegato che l'opzione "è sul tavolo". Fonti di Palazzo Chigi hanno rimarcato come "non sia stata chiesta alcuna eccezione" sulle sanzioni. A Bruxelles il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha aggiunto che l'Italia "non pone veti, ha sempre votato in maniera compatta con gli altri membri Ue le proposte della Commissione e continuerà a farlo". La Francia si è già detta favorevole ad escludere Mosca dal sistema di pagamenti, come la Spagna e come aveva già fatto la Gran Bretagna.  Se l'Ue esclude la Russia da Swift e la Cina non lo fa, l'impatto per Mosca sarebbe di certo meno devastante. Ma la voglia di punire il "nazista Putin" - copyright della Commissione Ue - cresce di ora in ora.

(Unioneonline/D)

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