Stretta di mano, nel corso della Conferenza sulla Libia in corso all'Hotel Villa Igea di Palermo, tra il leader del governo internazionalmente riconoscito Al Serraj e il generale Kalifa Haftar, capo delle milizie di Tobruk contrapposte all'esecutivo di Tripoli.

Al summit partecipano numerosi leader europei e mediorientali.

La presenza di Haftar è rimasta in bilico fino all'ultimo.

Ad accoglierlo all'arrivo in Sicilia, ieri sera, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, chiamato a fare gli onori di casa.

L'uomo forte di Tobruk ha dichiarato di considerare Conte una persona di cui si fida molto, e il presidente del Consiglio ha ribadito agli ospiti: "Dobbiamo essere consapevoli che dopo questo evento rimarranno da superare molti ostacoli. Tuttavia, ritengo che la vostra partecipazione rappresenti di per sé un segnale estremamente positivo e incoraggiante di attenzione e unità d'intenti".

Nel corso del bilaterale, avvenuto dopo cena e durato circa un'ora, Conte ha citato le parole di Nelson Mandela: "Il compromesso per il bene del popolo - ha detto - è l'arte della leadership e i compromessi si fanno con gli avversari, non con gli amici".

Haftar ha ammesso che questo appuntamento a Palermo è "un'ottima occasione per la Libia".

(Unioneonline/s.s.-l.f.)
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