Chiamano il figlio Adolf e posano con le svastiche: neonazisti condannati
Il padre e la madre del piccolo sono stati rispettivamente condannati a sei anni e mezzo e a cinque anni di carcerePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Avevano chiamato il figlio Adolf in omaggio a Hitler, scatenando polemiche in tutto il mondo.
La coppia di neonazisti britannici al centro della vicenda è ora stata condannata con l'accusa di appartenenza a un gruppo terroristico: i due erano infatti membri del movimento "National Action" messo fuori legge in Gran Bretagna a dicembre del 2016.
I due genitori, l'ex guardia di sicurezza Adam Thomas di 22 anni e la 38enne fotografa di matrimoni portoghese Claudia Patatas, sono stati condannati rispettivamente a sei anni e mezzo di carcere e cinque anni.
Nella loro casa sono stati trovati dei cuscini con le svastiche e le foto diffuse al processo mostrano Adam Thomas che culla il bambino mentre è vestito con una tunica del Ku Klux Klan (KKK), l'organizzazione suprematista bianca basata negli Stati Uniti.
"Avete agito insieme in tutto ciò che avete pensato, detto e fatto, nello scegliere il nome di vostro figlio e nel realizzare fotografie inquietanti del bambino con simboli di nazismo e Ku Klux Klan", ha detto il giudice Melbourne Inman della Corte di Birmingham.
La coppia era stata già ritenuta colpevole dal jury della Corte di Birmingham a novembre.
A proposito delle foto, Thomas aveva sostenuto che si trattasse di un "gioco", riconoscendo però di essere razzista e di avere dato al figlio il secondo nome di "Adolf" proprio per la sua "ammirazione" per Adolf Hitler.
La coppia voleva ristabilire i campi di concentramento e, fra le prove presentate dall'accusa, ci sono messaggi e immagini diffuse dai due su app mobili che testimoniano il loro attaccamento tanto al gruppo "National action" quanto all'ideologia nazista.
Su Adam Thomas pesa un'accusa in più rispetto alla compagna, e cioè quella di avere avuto sul suo computer portatile un manuale di istruzioni per fabbricare delle bombe artigianali.
"National Action" è la prima organizzazione a essere stata vietata dal governo britannico, a dicembre del 2016, in virtù della legge antiterrorismo.
Il divieto è giunto pochi mesi dopo l'omicidio della deputata laburista Jo Cox, a giugno 2016, poco prima del referendum sulla Brexit, da parte di un simpatizzante neonazista.
L'obiettivo del gruppo, secondo il giudice, era "il ribaltamento della democrazia nel Paese ricorrendo alla violenza e all'omicidio, nonché l'instaurazione di uno Stato di ispirazione nazista che sradicasse intere sezioni della società".
Insieme alla coppia sono stati condannati altri quattro membri di "National Action", con pene fino a sei anni e quattro mesi di reclusione.
(Unioneonline/v.l.)