"Avete combattuto una battaglia di cui non sapete nulla".

È durissima la critica che un medico del Great Ormond Street Hospital ha rivolto ai "leoni da tastiera" che sui social si sono mobilitati per sostenere la sopravvivenza di Charlie Gard, il bambino inglese di 11 mesi affetto da una gravissima malattia degenerativa e tenuto in vita per settimane da una macchina.

Il piccolo, secondo il dottore che ha scritto una lettera anonima pubblicata sul Guardian, ha sofferto in quei giorni più del dovuto e "solo per accontentare il Papa e Donald Trump".

"Come tutte le persone dell'unità medica, ho amato da morire questo bambino. Ma siamo arrivati a un punto dove non c'era più nulla da fare".

La questione, scrive, "è diventata una soap opera", tra accuse di infanticidio contro gli stessi medici: "Avete mai conosciuto un medico che vuole far morire un bambino? Per noi non è solo un lavoro, ma è una ragione di vita restituire questi piccoli pazienti ai genitori e garantire loro la vita migliore possibile".

"Voi dimenticherete presto questa storia - conclude - Ma per i genitori di Charlie il dolore sarà inimmaginabile, la loro perdita incommensurabile, non la dimenticheranno mai. E nemmeno noi".

(Redazione Online/D)

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