E’ stato catturato dalle forze di Kiev vicino a Izyum, nell'oblast di Kharkiv, il soldato russo protagonista della telefonata che ha fatto il giro del mondo. 

Nella chiamata la moglie lo “autorizzava” a violentare le donne ucraine, purché non le dicesse niente e usasse i preservativi, il tutto condito dalle risate dei due. Una "scioccante intercettazione", l’avevano definita i servizi segreti ucraini che l’avevano pubblicata, a dimostrazione - si spiegava - di come "le mogli degli aggressori russi invitino i mariti a violentare le donne ucraine".

Roman Bykovsky, 27 anni, originario di Borel in Russia, nella chiamata di 32 secondi viene incitato dalla moglie Olga a stuprare le ucraine: "Vai lì, stupra le donne ucraine e non dirmi niente. Inteso?". "Quindi dovrei violentarle e non dirti niente", le risponde lui. "Sì, così non saprei niente - dice lei - Perché lo chiedi?". "Posso davvero?", chiede ancora conferma lui, ridendo. "Sì, ti autorizzo - aggiunge la moglie con un'altra risatina - Ma usa le protezioni".

"Riteniamo che eventuali commenti aggiuntivi non siano necessari", era stato il lapidario commento degli 007 ucraini nel testo che accompagna l'audio, in cui si assicurava anche l'impegno "per espellere questo spirito malvagio dall'Ucraina il prima possibile!".

Bykovsky è stato identificato anche grazie alle indagini condotte da alcuni giornalisti investigativi di Radio Liberty: risulterebbe appartenere al 108esimo reggimento d'assalto aviotrasportato delle guardie russe, una unità militare nota per il suo coinvolgimento nell'annessione della Crimea nel 2014. La coppia, secondo quanto si è saputo, si sarebbe trasferita nella penisola occupata dai russi della Crimea intorno al 2018 e avrebbe un figlio di 4 anni. La notizia della cattura del soldato russo è stata riferita su Telegram dall'ex deputato russo dissidente ora in esilio Ilya Ponomarev, secondo cui si tratta appunto di un "soldato della Crimea".

(Unioneonline/D)

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