La manifestazione principale a Barcellona si è conclusa, ma alcuni incidenti isolati hanno continuato a verificarsi nella notte.

Alcuni cittadini hanno formato anche un cordone di sicurezza per evitare nuovi scontri tra i violenti e la polizia prima che i cortei venissero sciolti. E quando era quasi mezzanotte i Mossos, la polizia catalana, hanno portato a termine delle cariche alleggerimento per disperdere la folla.

La sesta giornata di scontri si è chiusa in fondo con un bilancio meno pesante delle precedenti. 83 gli arresti in totale in tutta la Catalogna e 182 feriti, di cui 152 solo a Barcellona.

Anche questa notte comunque è stato dato fuoco a cassonetti o a cumuli di rifiuti, sono stati lanciati sassi contro le forze dell'ordine e vari danni sono stati causati in diverse zone della città.

Il corteo era nato per protestare, in modo pacifico, contro la condanna di nove leader indipendentisti, poi col trascorrere delle ore è degenerato lasciando dietro di sé solo devastazione.

A Madrid uno scenario simile, con una partecipazione un po' inferiore. Ma anche lì gli agenti hanno caricato i manifestanti.

"Nessuna forma di violenza ci rappresenta e rappresenta l'esercizio della democrazia e della libertà", ha detto il presidente della Catalogna, Quim Torra, e ha sottolineato che "la causa della libertà è inarrestabile e andremo fino a dove il popolo della Catalogna vorrà andare".

(Unioneonline/s.s.)
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