Nuova causa di Anders Behring Breivik – il neonazista norvegese accusato delle stragi di Oslo e Utoya dove nel 2011 rimasero uccise 77 persone – contro le autorità di Oslo per il regime detentivo cui è sottoposto, a suo dire «inumano».

Breivik, 44 anni, condannato alla pena massima di 21 anni di carcere, con possibilità di estensione, è attualmente detenuto in isolamento in una sezione di massima sicurezza del carcere di Ringerike e ritiene che l’isolamento cui è sottoposto violi l'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che vieta «trattamenti o pene inumani o degradanti».

Da quanto si apprende, la zona del penitenziario dove è tenuto in isolamento dispone di cucina, sala palestra, sala per la tv e i responsabili della struttura avrebbero anche acconsentito a fargli tenere una gabbia con dei pappagallini.

Ciò nonostante secondo il suo avvocato il detenuto sarebbe «a rischio suicidio e sotto l'effetto di antidepressivi».

(Unioneonline/l.f.)

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