L'ex presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva deve andare in carcere: a deciderlo è stata la Corte suprema che, con sei voti contro cinque, ha stabilito che Lula deve scontare 12 anni in cella per corruzione e riciclaggio.

Migliaia di persone sono scese in piazza per protestare e per, al contrario, esultare dopo la sentenza.

Dal punto di vista formale, a pesare è stato il parere di Carmen Lucia, la presidente del Tribunale, ultima a votare. Ma è stato comunque anche quello del magistrato Rosa Weber ad avere grande importanza nel corso dell'udienza durata oltre 10 ore.

Respinto quindi il ricorso dei legali dell'ex presidente, ora per lui si aprono le porte dell'istituto di detenzione. L'unica carta che ancora può giocare è quella del ricorso al Tribunale federale della IV regione, quello che ha espresso la condanna.

L'ammontare della pena non cambierà, si allungheranno solamente i tempi.

(Unioneonline/s.s.)

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