La senatrice di opposizione Jeanine Anez del partito Unidad democratica (Ud), seconda vicepresidente del Senato, è stata nominata presidente ad interim della Bolivia dai parlamentari della sua formazione politica e di altri gruppi.

È successo nonostante le sedute di Camera e Senato non abbiano raggiunto il quorum per via dell'assenza dei parlamentari del partito governativo Movimento al socialismo (Mas) che controllava 2/3 delle Camere.

I presenti hanno preso atto del vuoto di potere dovuto alle dimissioni del presidente Evo Morales, in esilio in Messico, del suo vice Alvaro Garcia Linera, del presidente e primo vicepresidente del Senato e del presidente della Camera.

"Mi impegno ad assumere tutte le iniziative necessarie per pacificare il Paese. Il popolo boliviano è testimone del fatto che abbiamo fatto tutti gli sforzi necessari per canalizzare la presenza dei parlamentari delle tre forze politiche rappresentate, ma quelli del Mas non sono venuti", ha sottolineato Anez.

I supporters di Morales (Ansa)
I supporters di Morales (Ansa)
I supporters di Morales (Ansa)

"Tutti sappiamo - ha aggiunto - che presidente e vicepresidente hanno abbandonato il Paese e le loro funzioni".

Tuttavia la Costituzione boliviana prevede che affinché le dimissioni diventino effettive debbano essere approvate dai due rami del Parlamento, cosa che non è accaduta.

Morales dal Messico ha definito la nomina di Anez una "autoproclamazione" che costituisce "il golpe più subdolo e nefasto della storia". "Una senatrice di destra golpista che si autoproclama presidente del Senato e presidente della Repubblica ad interim senza quorum legislativo, circondata da complici e protetta da Forze armate e polizia che reprimono il popolo", ha affermato il capo dello Stato dimissionario, sottolineando che l'autoproclamazione "infrange gli articoli 161, 169 e 410 della Costituzione".

L'esercito e la polizia a Cochabamba (Ansa)
L'esercito e la polizia a Cochabamba (Ansa)
L'esercito e la polizia a Cochabamba (Ansa)

ALTA TENSIONE - Intanto il Dipartimento di Stato Usa ha innalzato l'allerta per i viaggi in Bolivia al livello 4, che significa non viaggiare in quel Paese, e ha ordinato alle famiglie dei dipendenti governativi di lasciare subito la Bolivia.

Il procuratore generale Juan Lanchipa Ponce ha annunciato che nelle proteste si sono registrate sette vittime. "Si indagherà su tutti questi casi fino a ottenere la verità e consegnare i responsabili alla giustizia", ha detto, invitando la popolazione a "recuperare la calma e la tranquillità".

(Unioneonline/L)
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