Tiene ancora banco in Germania il giallo di Viersen, cittadina del land Nordreno-Vestfalia, sotto choc per la morte improvvisa - e misteriosa - di Greta, una bimba di soli tre anni.

La piccola è deceduta lo scorso 21 aprile, dopo essere arrivata d'urgenza in ospedale dalla scuola: stava facendo il riposino pomeridiano all'asilo, ma non si è più risvegliata.

Secondo i medici sarebbe morta per "carenza d'ossigeno". Ma sul corpo sarebbero stati trovati segni di violenza.

I sospetti pendono sulla maestra, Sandra M., 25 anni. Era lei l'unica presente nella scuola in quel momento, così come Greta era l'unica bimba ad essersi trattenuta nell'edificio. L'asilo che frequentava aveva offerto un servizio extra per le famiglie costrette ad andare al lavoro nonostante l'emergenza coronavirus e i genitori della bimba, impiegati nei cosidetti "servizi essenziali", ne stavano usufruendo.

Le indagini della polizia procedono serrate e la maestra è sotto custodia cautelare.

Secondo quanto trapela dall'inchiesta, la donna non sarebbe nuova a episodi di violenza sui minori. Ed è stata anche fatta l'ipotesi di un raptus dovuto alla cosiddetta sindrome di Munchausen, che porta chi ne viene colpito a fare del male a qualcuno per poi tentare di salvarlo, per assumersi poi i meriti dello scampato pericolo. In questo caso, però, l'allarme dato dalla giovane educatrice non è bastato e l'inquietante vicenda si è trasformata in tragedia.

(Unioneonline/l.f.)
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