Gli oppositori Maria Kolesnikova e Maksim Znak sono stati rispettivamente condannati a undici e dieci anni di prigione.

Il tribunale regionale di Minsk ha giudicato colpevoli i due membri del Presidium del Consiglio di coordinamento dell'opposizione della Bielorussia, forza politica alternativa al presidente in carica Alexander Lukashenko.

Kolesnikova e Znak sono stati accusati di aver incitato ad alcune azioni che avrebbero minacciato la sicurezza nazionale, oltre che di cospirazione per impadronirsi del potere con mezzi incostituzionali e di creazione e direzione di una formazione estremista. 

I due sono finiti in manette nel settembre dello scorso anno e da allora si trovano in prigione.

Prima dell'arresto, le autorità bielorusse hanno cercato di portare Kolesnikova fuori dal Paese ma al confine lei ha strappato il suo passaporto.

Nel 2020 Kolesnikova ha diretto il quartier generale del candidato presidenziale Viktor Babariko, sconfitto da Lukashenko e condannato a luglio a 14 anni di carcere, mentre Maxim Znak ha lavorato al quartier generale come avvocato. 

(Unioneonline/F)

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