Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto premier Benyamin Netanyahu tre giorni di pausa nei combattimenti per consentire di fare progressi nel rilascio di alcuni degli ostaggi nelle mani di Hamas.

Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali la richiesta è stata avanzata in una recente telefonata. Secondo la proposta che si sta discutendo in queste ore fra Stati Uniti, Israele e Qatar, Hamas rilascerebbe 10-15 ostaggi e userebbe i tre giorni per verificare l'identità di tutti gli ostaggi e consegnare un elenco con i nomi.

Ma dalla Casa Bianca emerge che «Biden e Netanyahu non sono sempre in sintonia su tutte le questioni». Lo ha detto il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale John Kirby in un briefing sottolineando che «Usa e Israele sono amici ma non devono essere d'accordo su ogni singola parola». 

Intanto Gaza City è ormai un campo di battaglia, dove si combatte strada per strada. Israele continua ad avanzare nell'enclave palestinese dopo aver tagliato in due la Striscia. «Per la prima volta da decenni stiamo combattendo nel cuore di Gaza City, nel cuore del terrore», ha annunciato il comandante israeliano del fronte sud Yaron Finkelman. Mentre il ministro della Difesa Yoav Gallant ha messo nel mirino direttamente il capo di Hamas nella Striscia: Yahya Sinwar «si nasconde nel suo bunker» e non ha più «contatti con i suoi associati», ma «sarà eliminato» anche lui.

(Unioneonline)

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