La cellula terroristica responsabile degli attacchi di Barcellona e Cambrils ha utilizzato come seconda base operativa una fattoria abbandonata a Riudecanyes, nella zona di Tarragona.

Lo ha rivelato Fernando Andreu, il giudice che sta indagando sull'attentato alla Rambla, avvenuto lo scorso 17 agosto, in cui sono morte 15 persone.

A sei giorni dall'attentato sono ancora 43 i feriti ricoverati, 7 dei quali sono considerati in condizioni critiche.

Nel secondo covo dei terroristi sono stati trovati tra i resti di un falò documenti di due degli attentatori, Mohamed Hichamy (ucciso dalla polizia a Cambrils) e Younes Abouyaaqoub, il conducente del van.

Nella fattoria sono state trovate anche le ricevute dell'acquisto di coltelli e di materiale per fabbricare esplosivi.

Secondo i media spagnoli, sarebbero stati scoperti anche gli scontrini dell'acquisto di una notevole quantità di acetone, circa 500 litri. Una quantità sufficiente per riempire 7 giubbotti esplosivi.

L'acetone è una delle basi per fabbricare il perossido di acetone, un esplosivo spesso utilizzato dai miliziani dell'Isis.

Alcune tracce di questo materiale erano state trovate anche nella casa esplosa ad Alcanar, dove gli uomini appartenenti alla cellula terroristica nascondevano anche bombole di butano, acqua ossigenata e chiodi destinati a essere usati come schegge durante le esplosioni.

RILASCIATO UNO DEI 4 ARRESTATI - Al termine dell'udienza, il giudice ha convalidato la custodia cautelare a tempo indeterminato per due degli uomini arrestati: Driss Oukabir - fratello di Moussa, ucciso a Cambrils - e Mohamed Houli Chemlal.

Per Salah El Karib, 34 anni, titolare a Ripoll di un centro internet, è stata invece prorogata la custodia di sole 72 ore.

Infine, è stato scarcerato per mancanza di indizi il 27enne Mohamed Aallaa.

DUE ARRESTI IN MAROCCO - Questa mattina le forze dell'ordine marocchine hanno arrestato due persone sospettate di legami con la cellula che ha agito in Spagna.

Il primo è un 28enne finito in manette a Nador, ha vissuto 12 anni a Barcellona.

Il secondo sospetto invece è stato arrestato a Oujda: ha vissuto a Ripoll, dove vivevano quasi tutte le persone coinvolte nell'attacco.

(Redazione Online/F)

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