È fuggito dalla Cina a bordo di una moto d’acqua, sfidando la sorte e le acque agitate del Mar Giallo per raggiungere le coste della Corea del Sud. L’uomo, ritenuto essere l'attivista cinese per i diritti umani Kwon Pyong, è stato arrestato. La guardia costiera sudcoreana ha riferito che ha percorso il tratto di mare tra la provincia orientale dello Shandong e la penisola coreana, con il supporto di un binocolo e di una bussola, prima di restare bloccato.

I media di Seul lo hanno identificato come il noto attivista di 35 anni molto critico del presidente Xi Jinping. Ma l’identità è ancora da confermare. Negli ultimi anni, Pechino ha aumentato il ricorso ai divieti di uscita dal Paese per impedire agli attivisti di partire. Molti Paesi pro-Pechino del sudest asiatico non danno più asilo e provvedono al rimpatrio, aumentando le difficoltà affrontate dai dissidenti che sperano di fuggire e di raggiungere le proprie famiglie all'estero.

L'uomo, come riferito dalla guardia costiera, indossava giubbotto di salvataggio e casco, stava rimorchiando 5 barili di carburante per alimentare il mezzo. L’arresto è scattato per il suo tentativo di «introdursi clandestinamente nel paese». Stando alle prime indiscrezioni starebbe valutando la richiesta dello status di rifugiato politicoin Corea o in un altro Paese.

(Unioneonline/v.f.)

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